Comunicato stampa
Gian
Carlo d’Orazio e la Riccione del Ventennio
Al
centro sociale di Dogana, giovedì sera, l’autore riccionese presenta
un
suggestivo libro di storia,
d’amore e di guerra. Ma anima un inedito, gustosissimo gossip d’altri tempi
Gian
Carlo D’Orazio incanta il pubblico sammarinese e gli amici di Riccione, Pesaro,
Cattolica che sono arrivati fino al centro sociale di Dogana per ascoltarlo.
Ospite
della Sammarina per presentare il suo ultimo lavoro “La ragazza che cuciva gli
aquiloni” giovedì 10 marzo, presente il Segretario della Cultura Giuseppe
Morganti, D’Orazio si rivela un affascinante showman. La memoria è vivida,
presente, vulcanica. Ogni episodio ne richiama alla mente degli altri e la
storia del Ventennio, della Seconda Guerra Mondiale e dei notissimi personaggi
che l’hanno popolata, si colora di mille, inediti risvolti e di piccoli fatti
quotidiani.
Un vero
e proprio gossip che si snoda tra gli anni Trenta e Quaranta, tra quel di
Riccione e villa Torlonia, a Roma. Gian Carlo è un ragazzino, amico dei figli
di Donna Rachele e Mussolini. Frequenta la loro casa, vanno al cinema e al mare
insieme. Impara a conoscere il personale di servizio, che ha sempre la
propensione a raccontare quanto succede nelle segrete stanze. Viene a contatto
con i personaggi di Stato, i gerarchi del partito, perfino le spie che
arrivavano fino a Riccione e che abilmente tessevano le loro trame.
D’Orazio
racconta le scappatelle del Duce. Ogni giorno ha una donna diversa e per questo
suo vizio succedono spesso gustose vignette e siparietti piuttosto piccanti.
Racconta anche di una spia mandata da Hitler per carpire i segreti di casa
Mussolini. Una valchiria tedesca, giovanissima e biondissima, che incanta e fa
innamorare tutti, che si serve dell’avvenenza muliebre per entrare nelle alcove
più importanti e strategiche. Perfino il padre di D’Orazio se ne innamora,
scatenando la feroce gelosia della madre e liti furibonde.
E’ una
Riccione povera, che guarda trasognata lo stile di vita della famiglia
Mussolini e che ringrazia ancora Donna Rachele per le case popolari, per tutto
il bene che ha sempre fatto alla gente, per aver dato la possibilità di lavorare
a tante persone. Tra queste c’è Alessia Gucci, la protagonista del libro di
D’Orazio, la cui vita corre parallela alla grande storia di quegli anni, spesso
sfiorandola, ma senza venirne mai travolta.
D’Orazio
scrive da sempre queste storie. Scrive anche di San Marino, che ricorda fin da
piccolo, quando arrivava fino in Città col trenino, insieme col padre. Visto
dal mare, il Titano gli sembrava un’aquila con le ali spiegate, pronta a
spiccare il volo. E poi loda la Sammarina. “La vostra associazione culturale è
bellissima. La cultura è il lievito, il fertilizzante di un popolo. E poi voi
siete donne. Le donne hanno una marcia in più. Siete le eredi di Miriam
Michelotti, di Antonietta Bonelli, di Clara Boscaglia”.
La
Sammarina ringrazia. E procede al rinnovo delle tessere quasi dimezzando la
quota di iscrizione, perché la cultura non deve essere un lusso ma un orizzonte
a cui tutti devono poter attingere.
San
Marino 12 marzo 2013